Il riscontro di noduli della tiroide è particolarmente frequente, soprattutto in particolari aree. Tuttavia i noduli tiroidei, nella maggior parte dei casi, non presentano alcun problema clinico. Si stima che, col passare del tempo, circa il 90% dei noduli non aumenti di dimensioni. Tuttavia, la quota restante può determinare dei sintomi locali oppure creare dei problemi dal punto di vista estetico.
Secondo uno studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, le donne che, in gravidanza, hanno livelli elevati fT3 ed fT3:fT4 ratio (che indica un alto tasso di conversione da T4 a T3) hanno un rischio maggiore di sviluppare il diabete mellito gestazionale (GDM) (per la precisione una probabilità quattro volte maggiore), rispetto alle donne con valori normali.
Il diabete è una malattia del metabolismo glucidico causata da assente o insufficiente secrezione di insulina da parte del pancreas oppure da inattivazione dell'insulina a livello ematico e tissutale. Quest'ultima possibilità può essere spiegata con 3 ipotesi:
La storia del «World Thyroid Day» e della «International Thyroid Awareness Week» inizia nel Settembre 2007, quando i membri della Thyroid Federation International (TFI) decisero di creare il “World Thyroid Day”. Scelgono la data del 25 maggio perché esisteva già in quella data, in alcuni paesi scandinavi, una giornata nazionale di sensibilizzazione alla tiroide. Durante il congresso della European Thyroid Association (ETA), esposero un piccolo poster nel loro stand: “Il 25 maggio è la Giornata mondiale della tiroide”.
Il diabete gestazionale (GDM) è un disordine metabolico caratterizzato da una ridotta tolleranza al glucosio (e meno frequentemente di franco diabete), che insorge o viene diagnosticato per la prima volta durante la gravidanza. La definizione di diabete gestazionale, quindi, non esclude la possibilità - peraltro frequente - che una preesistente intolleranza glucidica venga smascherata ed aggravata dallo "stress" gravidico.