Scienziati italiani hanno scoperto la complicità di un batterio dell'intestino, Escherichia coli, nell'infarto: il batterio risulta infatti in circolo nel sangue dei pazienti e presente anche nell'arteria ostruita che causa l'infarto. Resa nota sull'European Heart Journal la scoperta è frutto di una ricerca su 150 persone, guidata da Francesco Violi, Direttore della I Clinica Medica del Policlinico universitario Umberto I.
Per molti di noi, mantenere uno stile di vita sano è un impegno. Alcuni lo rispettano con costanza, altri cercano comunque di perseguirlo al meglio. Probabilmente, però, alla base dei nostri intenti c’è un desiderio condiviso: quello di migliorare il nostro aspetto e la nostra vita. Quindi facciamo sport e ci sottoponiamo a regimi alimentari dimagranti, talvolta dimenticando che un bilancio vincente deve prevedere anche lo screening periodico della funzionalità cardiaca.
Con l’arrivo dell’inverno e delle temperature basse degli ultimi giorni, arrivano anche una serie di disturbi più o meno seri, dagli effetti sgradevoli, soprattutto nelle persone che hanno qualche problema di cuore (pressione alta, angina, ecc.) che si possono evitare imparando ad “ascoltare” il proprio corpo. Ecco alcuni accorgimenti utili per affrontare il freddo di questi mesi per chi soffre di cuore.
Quali sono i sintomi di infarto più comuni? Un infarto non sempre arriva all'improvviso. È dunque molto importante sapere quali sono i sintomi che possono precederlo e quindi rappresentare dei segnali d'allerta. Riconoscerli il prima possibile potrebbe essere fondamentale per salvare la vita di una persona. Secondo uno studio condotto di recente ad Harvard, soltanto il 25% dei pazienti sarebbe colto da attacco cardiaco senza la comparsa di sintomi.