Le vaginiti batteriche sono reazioni infiammatorie della vagina in seguito a colonizzazione da parte di germi patogeni o virulentazione della flora saprofitica vaginale. La vaginosi batterica invece viene definita la semplice infezione batterica senza segni di flogosi (prurito, bruciore, iperemia della mucosa, aumento dei leucociti). Fisiologicamente la vagina ha un pH 3.8-4.5, una flora saprofitica propria e produce secrezioni filanti, di colore chiaro, non irritanti e inodori.
In funzione dell’agente eziologico che le determina le vaginiti possono essere distinte in:
1. micotiche (20%), rappresentate nella quasi totalità dei casi dalle candidosi,
2. da tricomoniasi vaginalis (15%),
3. batteriche (45%),
4. virali (5%)
5. aspecifiche (15%): non sostenute da alcun germe noto.
VAGINOSI
Vaginosi batterica (VB): può definirsi una infezione batterica vaginale che si manifesta con leucoxantorrea maleodorante senza prurito o bruciore. In genere è dovuta a Gardnerella e a batteri gram negativi. Frequenza: la vaginosi batterica rappresenta probabilmente l’infezione vaginale oggi più diffusa (20-40%) tra le donne in età fertile; è rara sia nelle ragazze prepuberi che nelle donne dopo la menopausa.
Il sintomo più comune è rappresentato da un caratteristico odore di pesce marcio (“fish odour”) e leucoxantorrea lattiginosa bianco-grigiastra. Il cattivo odore è provocato da amine come la cadaverina e la putrescina, prodotte dal metabolismo batterico. A differenza di quanto capita nelle vaginiti, non sono presenti i segni della flogosi (prurito, bruciore, iperemia della mucosa, aumentata presenza di leucociti).
Etiologia: sostenuta da batteri in prevalenza gram - (ma anche gram +) tra cui spicca la Gardnerella vaginalis (precedentemente indicata come Haemofilus vaginalis da Gardner che per primo descrisse la patologia e in seguito ribattezzata Corynebacterium vaginalis e attualmente Gardnerella in onore di Gardner). Attualmente, pur restando caratteristica e preponderante la presenza di Gardnerella, si ritiene che l’etiologia della vaginosi batterica possa ricondursi anche all’azione di altri batteri soprattutto anaerobi, micoplasmi, ureoplasmi, clamidia, pseudomonas, E. Coli, Neisseria, stafilococchi e streptococchi gram -. Fra le altre concause vanno segnalate un’igiene intima scorretta (anche un uso eccessivo di lavande!), l’uso di antibiotici, IUD, pluriparità ed una predisposizione genetica (la popolazione di colore è statisticamente più colpita).