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Acido Folico, che cos’è e perché è così importante

Molti di noi non conoscono l’acido folico e non sanno che per il nostro organismo è molto importante. Sono parecchie le persone che soffrono di carenza di acido folico senza esserne a conoscenza. Ma perché l'acido folico è così importante e come si può ovviare a questa carenza? L’acido folico, noto anche come acido pteroilglutammico, fa parte delle vitamine del gruppo B - più notoriamente conosciuto sotto la denominazione di vitamina B9.

 Questa sostanza è fondamentale per la sintesi e la riparazione del DNA, oltre ad essere indispensabile per la proliferazione delle cellule del corpo. È essenziale per il corretto svolgimento di diverse reazioni biochimiche e funzioni dell’organismo, come la sintesi e la metilazione del DNA, la sintesi proteica, per la formazione dei globuli rossi, per la regolazione del metabolismo dell’omocisteina e per la formazione dei tessuti embrionali, in particolare quelli che vanno a formare il sistema nervoso del bambino. La carenza di acido folico si manifesta gradualmente e non vi sono fasce d’età più a rischio.

Sono diversi i fattori che potrebbero causarne una carenza, come per esempio: l’apporto insufficiente di questa sostanza con l’alimentazione, l’assorbimento inadeguato da parte del nostro corpo, l’assunzione cronica di alcolici, il tabagismo, l’assunzione di alcuni farmaci o la presenza di alcuni polimorfismi genetici (MTHFR C677T, A1298C E G1793A).

I sintomi più comuni della carenza da acido folico sono: l’anemia, i disturbi del sonno, livelli elevati di omocisteina e la difficoltà di concentrazione. Può manifestarsi anche con sintomi gastrointestinali quali la glossite atrofica (atrofia della mucosa della lingua con scomparsa delle papille, spesso presente nell’anemia perniciosa) e malassorbimento.

La carenza di acido folico può portare anche ad avere omocisteina alta, un fattore di rischio per le malattie cardio-vascolari e all’osteoporosi. Questa sostanza è molto importante sopratutto durante la gravidanza. Negli ultimi decenni, infatti, l’assunzione di folati nel periodo periconcezionale (3 mesi prima e almeno 3 mesi dopo il concepimento) è stato ritenuto essenziale nella prevenzione di alcune malformazioni congenite, in particolare i difetti del tubo neurale.

E' importante effettuare il test in grado di fornire risposte rispetto alla predisposizione genetica alla carenza di acido folico. Questa rappresenta un’informazione importante perché consente di mettere a confronto il proprio risultato con quello di altri centinaia di migliaia di persone e comprendere qual è il proprio rischio di avere una carenza di acido folico.

In caso venga scoperta una predisposizione ad avere bassi livelli di acido folico, si può iniziare a mangiare più spesso cibi che lo contengono e a tenerne sotto controllo i valori con delle semplici analisi di routine. Solitamente per un individuo adulto è sufficiente l’assunzione giornaliera di 200 microgrammi al giorno (LARN) che è la dose raccomandata in media alla popolazione italiana.

Queste quantità possono essere assunte attraverso una corretta alimentazione senza ricorrere ad integratori. Un dosaggio diverso viene consigliato alle donne in gravidanza, per cui è necessario un dosaggio superiore di circa 400 microgrammi di folati. Sono molti infatti, i cibi ricchi di folati come per esempio le verdure, principalmente in quelle a foglia larga verde (spinaci, bieta, indivia), i broccoli, ma anche le rape rosse, gli asparagi, i carciofi, la rucola, i legumi (fagioli,piselli, ceci) e gli agrumi

Sapere di avere una predisposizione genetica alla carenza da acido folico, è uno stimolo a modificare la propria nutrizione a favore di cibi che contengano folati, onde evitare di dover ricorrere poi agli integratori.

 

 

 

 

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