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Consigli e suggerimenti per sopravvivere all'afa e alla calura

In questi giorni fa molto caldo, cerchiamo di seguire consigli e suggerimenti per sopravvivere all'afa e alla calura. Se si soffre di Ipertensione: per chi è in terapia con farmaci antipertensivi, con il caldo ed un regime alimentare differente la pressione arteriosa potrebbe abbassarsi e rendere necessario un aggiustamento della terapia. La pressione va dunque controllata in modo regolare e in caso di valori più bassi del solito si raccomanda di contattare il proprio medico.

Se si soffre di:

Malattie cardiache: si utilizzano spesso farmaci in grado di dilatare i vasi sanguigni. Se si manifestano disturbi come mal di testa, nausea, capogiri e gambe gonfie è necessario rivolgersi al medico per un controllo della terapia. In ogni caso è bene cambiare ogni giorno la sede di applicazione del cerotto per minimizzare i rischi di irritazione locale.

Bronchite cronica: è consigliabile bere molto per facilitare l'idratazione del muco, seguendo un'alimentazione soprattutto a base di frutta e verdura.

Problemi di circolazione: chi soffre di patologie venose, può presentare un peggioramento a causa del caldo. E' utile perciò rinfrescarsi spesso le gambe, evitare di stare per troppo tempo seduti o fermi in piedi (specie sulla sabbia bollente o sull'asfalto). Quando possibile sollevare per un po' le gambe all'altezza del cuore. In spiaggia evitare di esporre al sole le zone affette da varici.

Le infezioni batteriche
A causa del caldo e del clima umido, l’estate è il periodo dell’anno in cui si manifestano le infezioni dalla pelle con maggior frequenza. Anche una piccola ferita, un graffio o una puntura d’insetto possono facilitare l’accesso dei batteri all’interno della pelle e generare un’infezione che può diffondersi ad altre zone della cute. Per evitare i rischi di un’eventuale degenerazione dell’infezione è necessario valutare da quanto tempo è insorta la lesione, quanto è estesa e quali sono i sintomi associati, come ad esempio febbre, dolore e prurito. Inoltre, è importante considerare quali possano essere stati i fattori predisponenti, tra cui l’assunzione di farmaci, l’esposizione alla luce solare, il contatto con allergeni o animali.

I consigli principali degli esperti sono quelli di mantenere la pelle dei più piccoli pulita e idratata con continuità così da poterla difendere da batteri e funghi. Contro le punture degli insetti si consiglia di evitare i repellenti: quando ci si espone al sole potrebbero causare irritazioni foto-indotte, così come gli antistaminici locali. Privilegiare la pomata cortisonica la sera. E attenzione alle unghie, tenerle corte evita che i bambini si infettino grattandosi.

Anche l’esposizione al sole non deve essere eccessiva e prolungata, soprattutto durante i primi anni di vita ed evitando le ore più calde: in questo modo il corpo riuscirà comunque a sintetizzare la vitamina D. In caso di infezione, il primo a cui rivolgersi è il pediatra, il quale poi potrà a sua volta indirizzare il paziente verso un dermatologo, a seconda dei casi e della gravità.

Quali sono dunque le infezioni più comuni in età pediatrica, tipiche del periodo estivo?

Impetigine
L’impetigine è una delle infezioni cutanee più comuni nei bambini tra i 2 e i 5 anni. Nel mondo ne sono affetti circa 12% dei bambini.

Fattori di rischio:

  • dermatite atopica
  • traumi della pelle
  • morsi o punture di insetto
  • alto livello di umidità
  • scarsa igiene.

L’impetigine presenta due diverse forme di manifestazione:

  • Bollosa: causata dallo Staphylococcus aureus, è caratterizzata dalla presenza di bolle trasparenti e flaccide che si formano sotto le ascelle, sul collo e nella zona del pannolino.
  • Non bollosa: causata dallo Staphylococcus aureus (nel 70% dei casi) e dallo Streptococcus pyogenes, è caratterizzata da piccole vescicolo che si trasformano velocemente in croste giallastre.

Infezioni micotiche
Le infezioni micotiche sono causate dai miceti, anche detti più comunemente funghi. Possono comparire in diverse zone del corpo, come il cuoio capellute o punti in cui la cute non presenta peli.

Fattori di rischio:

  • il clima caldo umido, tipico della stagione estiva
  • presenza massiccia di bambini in piscine e in spazi comuni

Le infezioni micotiche si dividono in due:

  • inea capitis: l’infezione ha colpito il cuoio capelluto. La micosi è caratterizzata da piccole papule che si formano alla base del follicolo. In un secondo momento si sviluppa anche placca circolare eritematosa e squamosa che porta il capello a diventare fragile e a spezzarsi più facilmente: si forma in questo modo l’alopecia, cioè zone prive di capelli. È possibile che il bambino provi prurito
  • tinea corporis: l’infezione in questo caso coinvolge la cute in generale, quindi qualsiasi parte del corpo. L’infezione è caratterizzata da placche squamose, leggermente sopraelevate ed eritematose. Le placche si sviluppano in senso circolare producendo una tipica lesione ad anello.

Verruche
Le verruche sono delle lesioni causate da infezioni di tipo virale causate dal Papillomavirus. In generale, questa infezione interessa dal 5 al 10% dei bambini.

Fattori di rischio:

  • piscine e docce pubbliche, soprattutto durante il periodo estivo quando sono maggiormente frequentate da bambini.

Esistono due tipologie di verruche:

  • Verruca comune (verruca vulgaris): le verruche sono costituite da papule circoscritte che hanno una superficie irregolare e rugosa. Queste si manifestano soprattutto su dita, dorso delle mani, volto, ginocchia e gomiti
  • Verruca piana (verruca plana): queste verruche sono denotate da papule livemente in rilievo, di solito non più grandi di 3 mm e il colore può variare dal rosa al marrone. Come le verruche comuni, si manifestano su dita, mani, gicchio e gomito. L’unica differenza è data dal fatto che a volte possono essere più di una e disporsi lungo la linea di trauma cutaneo.

Proteggiti dal sole
Come spesso si è portati a pensare il sole non è un nemico giurato della pelle! Infatti, il sole con il giusto dosaggio e adeguate precauzioni è di aiuto alla salute come dimostrato da uno studio di ricercatori svedesi ha osservato che chi si espone al sole con cautela vive di più. Tutto dipende dalla maggior produzione di vitamina D, preziosa per il nostro organismo - un consiglio molte utile è infatti rivolto alla protezione dei bambini: devono avere la possibilità di giocare al sole per produrre la vitamina D, senza che vi sia un rischio di scottatura. Questa vitamina, infatti, fondamentale aiuta a prevenire l’osteoporosi, preservando la mineralizzazione dell’osso, regola le risposte immunitarie, protegge dalle infezioni e riduce il rischio cardiovascolare. Il sole non è quindi solo da temere, basta imparare a conoscere il fototipo della pelle per proteggerla ed evitare le scottature e l'insorgere del melanoma.

Usare creme con fattori di protezione compresi tra i 30 e 50 con il corretto fattore di protezione UVA e UVB, applicarle in media ogni due ore ed evitare le ore di massima irradiazione (tra le 11 e le 14), sono buone abitudini che garantiscono una corretta abbronzatura favorendo la buona salute. Non c’è quindi da avere timore, con le giuste precauzioni il sole è un alleato della nostra salute.

Al contrario, in caso di scriteriata esposizione al sole l’ustione è inevitabile ma non bisogna sbagliare i rimedi. I più efficaci sono:

  • per un sollievo immediato applicare una pezza umida direttamente sulla pelle, magari più volte durante la giornata per un quarto d’ora ciascuno, oppure fare una doccia o immergersi nella vasca piena di acqua fresca, da prediligere in entrambi i casi
  • idratare la pelle è importante. La crema specifica va applicata dopo la doccia e il bagno, senza asciugare completamente la pelle per intrappolare un po' d’acqua in superficie. Badare soprattutto agli ingredienti: la vaselina trattiene il calore nella pelle, mentre benzocaina e lidocaina possono irritare. L'idratazione deve riguardare l’intero organismo, dopo l’esposizione al sole si deve bere in abbondanza e mangiare cibi ricchi di fluidi, come l'anguria o il melone
  • in caso di vesciche, infrequenti ma non rare, mai pensare di romperle: rallentereste la guarigione aumentando i rischi d’infezione. In caso di malaccorta rottura di vescica pulire accuratamente la pelle, applicare una crema battericida e coprire la parte con una medicazione umida
  • se si avverte dolore intenso si possono assumere anche antidolorifici da banco su consiglio del farmacista. Se il fastidio è tale da compromettere il buon sonno si può ricorrere al talco borato da cospargere sulle lenzuola per ridurre l'attrito con la pelle. La successiva inevitabile desquamazione della pelle si contrasta con una corretta idratazione, che rende meno evidente il problema estetico
  • la protezione: la pelle danneggiata si protegge da un'ulteriore esposizione al sole impiegando un abbigliamento adeguato.

Infine, occhio alla vista: non occorrono grosse precauzioni, basta un semplice cappellino con la visiera per proteggere gli occhi alle prolungate esposizioni al sole. Niente paura se qualche granello di sabbia o di sale entra negli occhi, con un po’ di acqua dolce tutto passa.

Gli alimenti che proteggono dal sole
Senza nulla togliere al ruolo, cruciale, di una buona crema protettiva, come appena affermato, alcuni alimenti sono ricchi di sostanze che aiutano a proteggerci dallo stress ossidativo dovuto all'esposizione a raggi UVA e UVB: la natura propone pesci ricchi di Omega 3 e vitamina B, così come ortaggi e frutti ben riconoscibili, perché molto colorati. Ci sono alcuni alimenti che grazie alle loro proprietà contrastano naturalmente i danni da esposizione al sole (ossidazione), tra questi vi ricordiamo:

  • i pomodori maturi che sono ricchi di licopene, sostanza a cui devono il caratteristico colore rosso ma anche le loro proprietà antiossidanti
  • sono antiossidanti anche alcuni polifenoli come le catechine del tè verde e i flavonoidi del cacao
  • more e più in generale le bacche sono ricche di pigmenti viola, gli antociani, che forniscono un effetto protettivo sul nucleo della cellula
  • il pesce azzurro e il salmone, ricchi di Omega 3 e le uova, abbondanti in vitamina B, che riparano le membrane cellulari danneggiate
  • tutti i carotenoidi (carote, albicocche, peperoni, rossi e gialli) sono i pigmenti naturali che potenziano l'effetto della melanina. Chi necessita, non amando alcuni degli alimenti citati, può ricorrere agli integratori per la pelle e per i capelli presenti in farmacia, normalmente assunti per via orale.

Cuore al caldo
Il caldo aumenta il rischio cardiovascolare e il colpo di calore è dietro l'angolo. Difenditi così:

  • niente sole diretto tra le 11.00 e le 16.00
  • se si sta al sole nelle ore centrali della giornata: indossare abiti leggeri di cotone o fibre naturali, possibilmente chiari, e un cappello
  • mattino e sera: spalancare le finestre per rinfrescare casa
  • attenzione ai soggetti più a rischio: gli anziani

 

 

 

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