L'eritema solare è una manifestazione infiammatoria della pelle, che può svilupparsi in seguito ad eccessive e prolungate esposizioni al sole. Questa reazione è molto variabile per gravità e può andare dalla scottatura (limitata agli strati cutanei più superficiali) fino a un'ustione di primo o secondo grado. A poche ore dall'esposizione ai raggi ultravioletti (UV), l'eritema solare si manifesta con alcuni sintomi caratteristici: arrossamento, gonfiore, secchezza, bruciore, prurito ed estrema sensibilità della pelle al tatto.
L'eritema solare richiede un pronto intervento e molta prudenza, in quanto, nel tempo, può rivelarsi pericoloso per la salute. Chi ha riportato molte scottature solari presenta, infatti, un aumentato rischio di sviluppare macchie cutanee ed anticipata formazione di rughe (foto-invecchiamento), oltre ad andare più facilmente incontro ai tumori della pelle.
Dopo le prime manifestazioni sintomatiche, pertanto, occorre evitare l'ulteriore esposizione ai raggi solari fino a quando l'eritema non si è risolto (la guarigione richiede, di solito, pochi giorni) e, quando si riprende nuovamente ad abbronzarsi, l'approccio deve essere graduale, in quanto la pelle rimane a lungo sensibilizzata.
Nei casi più severi, l'eritema solare può richiedere un trattamento medico simile a quello per le ustioni termiche, con impacchi freddi, antinfiammatori, medicazioni sterili e antimicrobici topici. Nella prevenzione dell'eritema solare, è fondamentale evitare le esposizioni eccessive rispetto alla tolleranza del soggetto ed utilizzare schermi solari adatti al proprio fototipo.
Cause
L'eritema solare è provocato da una sovraesposizione della cute ai raggi ultravioletti (UV), specie se la pelle non è adeguatamente protetta. Le radiazioni UV svolgono, infatti, un'azione aggressiva, aumentando l'afflusso di sangue nelle zone foto-esposte e promuovendo il rilascio di citochine e mediatori dell'infiammazione, come l'istamina (responsabile, tra l'altro, della sensazione di prurito).
Questi fattori determinano vasodilatazione periferica, aumento della permeabilità dei capillari e, conseguentemente, arrossamento, edema, calore e sensazioni fastidiose tipiche della flogosi cutanea. L'eritema solare si verifica, in particolare, alle prime esposizioni, quando la pelle ha accumulato ancora poco pigmento (melanina), quindi dispone di poca protezione naturale dai danni delle radiazioni presenti nella luce. L'eritema solare, inoltre, è particolarmente rilevante se l'esposizione si protrae a lungo.
Complicanze
Le complicanze tardive più frequenti dell'eritema solare sono l'infezione cutanea secondaria, la pigmentazione a chiazze e le eruzioni miliariformi. La porzione di pelle desquamata può risultare estremamente sensibile alla luce solare per molte settimane.
Nel lungo termine, invece, le scottature predispongono alla comparsa di macchie cutanee e possono provocare un invecchiamento precoce della pelle (con perdita di elasticità, formazione di rughe e secchezza generale). Inoltre, a lungo andare, ripetute ustioni solari aumentano il rischio di sviluppare tumori della pelle, tra cui melanoma.
Diagnosi
In caso di eritema solare molto esteso e in presenza di processi infiammatori, è consigliabile rivolgersi ad un medico, il quale può stabilire il corretto inquadramento diagnostico e un trattamento adeguato.
La valutazione, inoltre, consente di distinguere altre condizioni che condividono alcune manifestazioni sintomatiche con l'eritema, come le fotodermatosi (tra cui dermatosi da fotosensibilizzazione, lucite polimorfa ed orticaria solare).
Il ricorso al medico è particolarmente necessario se:
- non si osservano miglioramenti e la dolorabilità persiste per oltre 48 ore
- compare una febbre superiore ai 39°C
- si presentano vomito, diarrea, brividi, polso rapido, aumento della frequenza respiratoria, stato confusionale e facilità allo svenimento (perdita di coscienza).
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