Test RT-PCR (RT-qPCR) in tempo reale destinato alla diagnosi qualitativa degli acidi nucleici di SARS-CoV-2, Virus dell’influenza A/B e Virus respiratorio sinciziale (RSV) multiplo nei tamponi nasofaringei e orofaringei di individui. I risultati riguardano l’identificazione dell’RNA multiplo di SARS-CoV-2, influenza e RSV. Il SARS-CoV-2 può causare febbre, affaticamento, tosse secca, dispnea e altri sintomi. Nei casi più gravi, può causare una sindrome da stress respiratorio acuto, shock settico e persino la morte.
Allo stesso tempo, il SARS-CoV-2 ha una forte capacità di diffusione e un ampio raggio d’azione. Il SARS-CoV-2 si è rapidamente diffuso in molte province e città del Paese e in molti Paesi del mondo, diventando una minaccia per la vita e la salute umana. L’influenza può causare infezioni respiratorie acute, con manifestazioni cliniche come febbre, cefalea, mialgia, affaticamento, rinite, mal di gola e tosse.
L’influenza può aggravare le malattie pre-esistenti (come quelle cardiache e polmonari) o causare una polmonite batterica secondaria o una polmonite virale primaria da influenza. Gli anziani e le persone con varie malattie croniche o debolezza fisica sono soggetti a gravi complicazioni e a una mortalità più elevata in seguito a un’infezione influenzale.
L’RSV appartiene al genere pneumovirus della famiglia Paramyxoviridae. Provoca principalmente infezioni del tratto respiratorio inferiore, come bronchiolite e polmonite nei neonati di età inferiore ai sei mesi, nonché rinite, raffreddore e altre infezioni del tratto respiratorio superiore nei bambini più grandi e negli adulti.
L’RNA di SARS-CoV-2 influenza e RSV è generalmente rilevabile in campioni respiratori durante la fase acuta dell’infezione. I risultati positivi sono indicativi della presenza dell’RNA di SARS-CoV-2, influenza e RSV. Per determinare lo stato di infezione del paziente è necessaria una correlazione clinica con l’anamnesi e altre informazioni diagnostiche. I risultati positivi non escludono un’infezione batterica o una co-infezione con altri virus. L’agente individuato può non essere la causa certa della malattia.