Le infezioni sessualmente trasmesse (IST) sono un vasto gruppo di malattie infettive che si trasmettono prevalentemente per via sessuale e sono molto diffuse in tutto il mondo. Spesso le persone con una IST non hanno disturbi e quindi, non sapendo di avere un’infezione, possono trasmetterla inconsapevolmente ad altri in caso di rapporti sessuali non protetti dal preservativo. Le IST, se non vengono curate in tempo, possono causare serie complicanze, come la sterilità/infertilità, cioè l’impossibilità di avere dei figli, i tumori, danni gravi al nascituro (se la mamma ha un’infezione durante la gravidanza), e possono aumentare il rischio di prendere o trasmettere l’HIV, cioè il virus dell’AIDS.
I giovani, in particolare, possono prendere più facilmente una IST, per vari motivi: hanno tessuti genitali più fragili ed esposti a queste infezioni; molto spesso non hanno sintomi o li trascurano; hanno più di frequente rapporti sessuali non protetti; possono avere un numero elevato di partner sessuali o esporsi a rapporti sessuali a rischio (a volte a causa dell’uso di alcol o droghe).
I giovani talvolta non hanno una conoscenza adeguata delle infezioni sessualmente trasmesse e del pericolo che esse rappresentano. Non si rendono conto che corrono un rischio reale di prendersi una IST e spesso, anche quando hanno dei dubbi o delle paure di aver contratto un’infezione, non sanno a chi rivolgersi o con chi parlarne senza sentirsi giudicati. Quindi si informano con gli amici, su Internet, sui Social e chat, che sono in genere imprecisi e poco accurati. La loro preoccupazione maggiore è più legata a evitare gravidanze indesiderate che a prevenire malattie.
Cosa sono le IST?
Le infezioni sessualmente trasmesse costituiscono un vasto gruppo di malattie infettive, molto diffuso in tutto il mondo, che causano gravi conseguenze - anche a distanza di tempo - a milioni di persone ogni anno. Chiamate un tempo malattie veneree e poi malattie sessualmente trasmesse, oggi vengono definite IST per mettere in evidenza il fatto che spesso la persona con un’infezione non mostra i segni di una malattia vera e propria ma presenta solo sintomi lievi o assenti.
Queste infezioni costituiscono un problema per la salute in tutto il mondo per diversi motivi:
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l’elevato numero di persone che ogni anno acquisisce una IST
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l’alta probabilità di trasmissione al partner
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la presenza di sottogruppi di persone più predisposti a infettarsi
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la proporzione rilevante di persone senza sintomi ma pur sempre infettanti
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la possibilità di sviluppare gravi complicanze in caso di mancata o errata diagnosi e terapia.
Le IST sono causate da microrganismi patogeni quali virus, batteri, protozoi e parassiti. In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), negli ultimi anni è aumentato il numero delle persone con una IST. Tra le crescite più alte si registrano i condilomi ano-genitali, i casi di sifilide, la prevalenza di HIV tra le persone con una IST confermata.
Le IST principali e i loro patogeni
MICRORGANISMO MALATTIA
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Batteri
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Clamidia
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Gonorrea
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Sifilide
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Virus
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Herpes genitale
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HIV (Virus dell’immunodeficienza umana)
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HPV (Papillomavirus umano)
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Epatiti virali
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Protozoi Tricomoniasi
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Parassiti Pediculosi del pube o piattole
Come si trasmettono?
La trasmissione di un’infezione (o contagio) esprime il passaggio di un microbo tra due persone in una direzione o in quella opposta, cioè prendersi un’infezione o passarla a un’altra persona. Le IST si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale), tramite lo sperma, la secrezione pre-spermatica, le secrezioni vaginali, la saliva, o con il contatto diretto della pelle nella zona genitale, delle mucose genitali, anali e della bocca.
Inoltre, si possono trasmettere attraverso il sangue (ad esempio, contatto con ferite aperte e sanguinanti, scambio di siringhe, tatuaggi, piercing) e, infine, con il passaggio dalla madre al nascituro durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. Non ci si contagia, invece, attraverso i colpi di tosse o gli starnuti e neppure sui mezzi pubblici, in ufficio o con i contatti sociali in generale. Inoltre, le IST non sono trasmesse dalle zanzare o da altri animali o dall’uso delle toilette.
È importante ricordare che, anche se si è già avuta una IST, ci si può contagiare di nuovo. I rapporti sessuali non protetti (senza preservativo) per via vaginale o anale con una persona infetta comportano un alto rischio di trasmissione di una IST. In particolare, il rapporto anale è molto rischioso in quanto può provocare facilmente lesioni al retto e i microrganismi presenti possono penetrare più facilmente attraverso queste lesioni, anche se molto piccole.
I rapporti orali rappresentano un’altra via di infezione perché le secrezioni vaginali, lo sperma, la secrezione pre-spermatica e la saliva possono contenere dei microbi; anche per questo tipo di rapporti l’utilizzo del preservativo rimane sempre la migliore misura di prevenzione. Inoltre, la presenza di ulcere nella bocca o di gengive sanguinanti può aumentare il rischio di trasmissione delle IST.
Se si inizia una nuova relazione è opportuno parlare insieme delle proprie esperienze sessuali e di quelle del partner, comunicare al partner se si ha (o si è avuta in passato) una IST e invitarlo a fare la stessa cosa, fare insieme i test di laboratorio per vedere se si ha qualche infezione e soprattutto decidere insieme di usare il preservativo.
Quali disturbi/sintomi possono dare?
Subito dopo il contagio inizia il periodo di incubazione durante il quale, anche se non si hanno disturbi, si può trasmettere l’infezione. La durata dell’incubazione è diversa a seconda del tipo di infezione. Al termine di questo periodo si possono sviluppare sintomi o segni visibili sul corpo, ma in molti casi possono essere assenti sintomi o segnali della malattia.
Quando sono manifesti, i sintomi o i segni si presentano principalmente nella zona genitale: a seconda del tipo di infezione e del tipo di rapporto sessuale praticato possono comparire anche nella bocca, nell’ano, sulla pelle o in altri organi.
Le diverse IST presentano sintomi e segni comuni. I più frequenti sono:
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perdite genitali dalla vagina, dal pene o dall’ano (che si possono osservare sugli indumenti intimi)
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dolore nella parte bassa dell’addome
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presenza di prurito e/o di lesioni di qualunque tipo nella regione dei genitali, dell’ano o della bocca
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necessità di urinare frequentemente, alcune volte con dolore o bruciore
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dolore e sanguinamento durante e/o dopo i rapporti sessuali.
Come si può sapere se si ha una IST?
Se si ha il dubbio di essersi infettati, è importante fare dei test di laboratorio che, a seconda delle diverse IST, possono essere eseguiti sul sangue, su un tampone rettale o faringeo, su un campione di urina o di saliva; su un tampone cervicale o vaginale per la donna; su un tampone uretrale o sullo sperma per l’uomo.
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